Amo le castagne, tantissimo. E le amo in tutte le maniere possibili che l'Uomo abbia inventato per trattarle: mi spello le mani a sbucciarle arrostite, mi rilasso a scavarle quando sono bollite, mi lascio andare in una goduria indescrivibile quando sono candite e sotto spirito. Perfino sottoforma di farina le ho adoperate in tutti i modi che potevo immaginare... crespelle, gnocchi, pasta, raviolo, biscotti. Anche il pane, che i miei figli hanno definito uno dei pani più buoni che abbia mai fatto ( °_O)!!
E poi le ho messe nella bavarese con la crema di marroni, nel Montebianco ai marroni e non so che altro...
Ma finora mai in uno strudel. E devo confessare che lo strudel in particolare non lo avevo mai fatto in vita mia nemmeno in versione "classica".
Eppure è un dolce molto rustico, che nella sua semplicità sa mettere in grandissimo risalto i più semplici sapori della nostra campagna, quelli che in fondo amo di più perché sento di trovare in essi una parte delle mie radici più profonde..
Ma questo mese il tema delle Signore dell'MTC e della (ex) Signorina Pici e Castagne, erano proprio le castagne e la cucina "povera" quella degli ingredienti a chilometro zero, quella dei nostri nonni. Per questo ho pensato ad uno strudel, perché tra i sapori che oggi chiamiamo "comfort", che sanno di casa e di cose buone, un dolce così per me non può mancare. E' il dolce della Festa. E poi, il ripieno è tra le cose che più mi intrigano in cucina per quel suo essere così versatile ai miei gusti.
Il mio contributo a questa puntata giunge così, dal quel mondo antico ed anche ancestrale che immagino e che tengo stretto nel cuore, fatto di profumi della terra, di attenzione alla natura, di cure amorevoli per i suoi frutti. E fatto dalla volontà di impreziosire tutte queste cose, che mi legano alla mia Terra in maniera indissolubile.
Grazie a Serena, che mi ha spinto "oltre" nell'uso di questo frutto così amato.
Strudel con castagne candite alla vaniglia
mele, noci e composta di fichi
Per la pasta:
90 g. farina di castagne di alta qualità (qui farina di marroni)
170 g. farina 00
1 uovo
2 cucchiai burro
100 g. acqua circa
1 presa di sale
burro sciolto per pennellare l'esterno del rotolo
burro sciolto per pennellare l'esterno del rotolo
Per il ripieno
250 g. castagne bollite e spellate
3 cucchiai colmi zucchero di canna
1 fialetta di aroma di vaniglia
300 g. composta di fichi
-fatta in casa con i fichi dell'albero di famiglia-
10 noci tritate -dal bosco di mia cugina Emilia-
circa 600 g mele (6 mele piccole di qualità Annurca)
50 g. zucchero
a discrezione 2 cucchiai di grappa -fatta "di frodo" dall'amico di mio padre-
a discrezione 2 cucchiai di grappa -fatta "di frodo" dall'amico di mio padre-
Preparate la pasta: io la faccio col mixer, regolandomi sulla consistenza man mano che impasta.
Lasciatela riposare avvolta nella pellicola, in frigo, almeno mezzora, ma anche mezza giornata.
Pelate e tagliate sottilmente le mele, io con la mandolina, spolveratele con lo zucchero e, se vi piace, con la grappa. Ponetele in una bacinella grande, che possa accogliere anche lo zucchero, la composta di fichi, le noci tritate e, infine le castagne candite.
Per queste ultime, io ho fatto così: ho inciso le castagne e le ho fatte bollire. Poi le ho spellate cercando di non romperle troppo. Infine le ho cosparse di zucchero di canna e le ho cotte solo un poco ancora, fino a che lo zucchero si è sciroppato. Quindi ho unito l'aroma di vaniglia e le ho lasciate raffreddare.
Per unirle al resto dell'impasto le ho sminuzzate piuttosto finemente, dato che la loro consistenza era comunque rimasta abbastanza dura.
Stendete la pasta il più sottile possibile, su un foglio di carta forno. Purtroppo la presenza della farina di castagne toglie elasticità all'impasto, che tende quindi a stracciarsi, quindi attenzione a trovare il giusto compromesso tra la spessore e resistenza all'arrtolamento. Distribuite il composto di mele, noci, castagne e composta, ripiegate all'interno il perimetro, per circa tre cm. per creare una sorta di contenimento del ripieno. Quindi aiutandovi con la carta, create il rotolo.
Cuocete in forno statico, per circa 40 min. a 190° (io ho lasciato fino a 50 min. ma è davvero troppo), pennellando verso la fine della cottura, con del burro fuso.